C’è questo ragazzo,
che ho conosciuto appena risalito a Torino dalla mia fuga a Roma.
Sono davvero solo qui, nella mia vecchia città,
e questo ragazzo è così dolce verso di me.
Ma succede questo adesso...
Che usciamo dal cinema e M.P. mi precede, corre via e mi sta lontano,
come avessi qualche malattia infettiva.
Mi precede e scappa, corre, corre e non mi guarda in faccia.
Non corre davvero, ma è così veloce...
Vuole rientrarsene in casa al più presto.
Ho detto qualcosa?
Ci conosciamo da poco.
Io quando faccio così?
Quando non ho alcun interesse per la persona con cui sto
o quando sono arrabbiato.
Spero che sia la seconda delle ipotesi. Almeno avrei qualche chance.
Perché succede così fra le persone?
Ci sono questi primi momenti dell’incontro
nei quali sembra che si giochi tutto.
Ma un primo momento è appeso a tante cose...
A cosa stai vivendo tu in quel momento, a cosa sta vivendo l’altro.

Cammino, lo scruto da lontano,
mi immergo nella solitudine che emerge dai miei passi...
La mia città mi è aliena, sembra respingermi come le persone.
Siamo cambiati entrambi in questi anni di distanza,
da quando io me ne sono andato.
Ma è Torino a scappare da me,
come fosse gelosa del mio abbandono di due anni fa...
E’ Torino che mi chiede un nuovo abbraccio...
Come questo ragazzo forse,
o un altro, che potrei decidere di amare...

Il punto di vista di MP