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DOCUMENTO PER IL RAGGIUNGIMENTO
DELLA PACE NEL KOSOVO

Proposte per un negoziato di pace di tutte le parti coinvolte
redatte da donne e uomini di tutto il mondo via internet
come alternativa alla guerra.

Gli autori di questo documento vogliono contribuire, nel nome dell'umanità, a fermare tutte le azioni militari ostili intraprese da tutte le parti coinvolte.


CONDIZIONI GENERALI

• Gli scopi dei negoziati sono:
- fermare immediatamente tutte le ostilità
- assicurare tutto l'aiuto umanitario a tutte le parti coinvolte
- stabilire una pace duratura tra tutte le parti coinvolte nella "crisi del Kosovo"
- stabilire una soluzione politica duratura per la regione del Kosovo.

• I negoziati saranno tenuti tra le autorità serbe, i rappresentanti albanesi, i rappresentanti NATO e i rappresentanti delle Nazioni Unite (ONU)
L'ONU farà da conduttore e da mediatore dei negoziati.

• I negoziati si terranno a Ginevra (Svizzera).

• Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU e l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) saranno puntualmente messi al corrente degli sviluppi dei negoziati.

• L'OSCE manderà un numero adeguato di osservatori che verificheranno tutti gli accordi del trattato di pace. I loro resoconti verranno resi noti a tutte le parti interessate.

CONDIZIONI UMANITARIE

• A tutti i profughi è permesso il ritorno senza condizioni.

• Per questo ritorno deve essere disposto immediatamente un piano che includa la fornitura senza impedimenti di aiuti umanitari, controllata dall'UNHCR con la collaborazione delle maggiori organizzazioni di tutte le parti coinvolte.

• Questo piano di rimpatrio include i profughi kosovari della II guerra mondiale, a cui non fu permesso il ritorno dal precedente regime comunista. Basandosi sul ritorno volontario, a loro deve essere permesso di stabilirsi in Kosovo.

• Gli aiuti umanitari includono tutto l'aiuto necessario al popolo della Serbia per ciò che riguarda le conseguenze delle azioni NATO.


CONDIZIONI MILITARI

• La NATO porrà immediatamente fine ai bombardamenti.

• Le forze militari e paramilitari serbe in Kosovo cesseranno immediatamente tutte le attività.

• L'UCK (KLA) cesserà immediatamente tutte le attività.

• Le forze militari e paramilitari serbe saranno ritirate entro una settimana dal Kosovo, all'arrivo di una forza di pace.
E' consentita la presenza di un'unità militare speciale per assicurare i confini del Kosovo. Le dimensioni di questa unità sono stabilite dai negoziati e tale unità dovrà collaborare con la forza di pace.
E' consentita la presenza di una speciale forza di polizia a carattere locale che aiuti la forza di pace ad assicurare il rispetto della legge.

• L'UCK (KLA) sarà smantellato e dovrà consegnare le proprie armi alla forza di pace.

• La Serbia indicherà due nazioni che forniranno il 50% della forza militare di pace.

• La NATO indicherà due nazioni, fra quelle che non hanno partecipato ai bombardamenti, che forniranno il 50% della forza militare di pace.

• Le quattro nazioni che invieranno la forza di pace devono accettare i risultati dei negoziati tenuti dalle parti coinvolte, accordi che includono la durata e i compiti della forza di pace.
Il vertice della struttura di comando della forza di pace sarà basato sui principi democratici adottati comunemente negli ambienti militari multinazionali.

• I compiti principali della forza di pace sono:
- responsabilità del mantenimento militare della pace in Kosovo
- consentire a tutte le organizzazioni di portare avanti gli accordi del trattato di pace
- far osservare la legge attraverso l'assistenza di una speciale forza di polizia locale.

• Le attuali sanzioni militari saranno parte dei negoziati.

• I negoziati dovranno almeno prevedere:
- le condizioni per la cessazione delle sanzioni
- un piano di smantellamento delle forze paramilitari.

 

CONDIZIONI ECONOMICHE

• Le nazioni facenti parte della NATO risarciranno i danni causati dalle bombe agli edifici civili e alle infrastrutture in Serbia, Kosovo e Montenegro.

• La Serbia risarcirà i danni causati dalla distruzione di città e villaggi nel Kosovo.

• Un consorzio internazionale di società di costruzioni dovrà eseguire i lavori di ricostruzione in Serbia, Kosovo incluso.

Il processo di ricostruzione sarà monitorato dall'OSCE.
• L'assemblea generale delle Nazioni Unite voterà sulla fine delle sanzioni economiche contro la Serbia entro 4 settimane dalla firma del trattato di pace.

CONDIZIONI POLITICHE

• Il Kosovo diviene una regione autonoma della repubblica sovrana di Serbia.

• L'ONU installerà un'amministrazione temporanea per il governo della regione. Questa amministrazione sarà assistita dalle autorità locali preesistenti.

Dopo le elezioni regionali in Kosovo l'amministrazione temporanea lascerà le sue responsabilità secondo un piano accordato.

• A livello regionale, il Kosovo avrà lo stesso status e i diritti della Vojvodina.

• Diritti speciali per la regione del Kosovo, come la libertà di lingua nelle scuole, dovranno essere negoziati.

• Il Congresso Serbo indicherà una data, che sarà programmata un anno dopo la firma del trattato di pace, nella quale saranno tenute delle elezioni democratiche per la nomina del presidente e del governo della Serbia.

Le elezioni saranno monitorate dall'OSCE.

• Le elezioni regionali in Kosovo si terranno tra i 6 e i 12 mesi dopo le elezioni nazionali e saranno effettuate dal governo provvisorio e controllate dalla forza di pace (per la sicurezza) e dall'OSCE (per la verifica).

• L'amministrazione temporanea e la forza di pace lavoreranno ad un piano per il passaggio delle responsabilità militari e di polizia alle autorità governative e locali serbe e kosovare.

• Questo piano dovrà essere concordato tra le parti in causa e ratificato dal consiglio di sicurezza dell'ONU. Particolare attenzione dovrà essere data ai problemi di traffico di droga nella regione.

• Sarà costituito un consiglio di "saggi" composto da membri di tutti gli attuali stati della ex-Yugoslavia per indagare sui problemi attuali della regione e fornire delle proposte, che saranno inoltrate ai relativi governi e al consiglio di sicurezza dell'ONU.

Questo consiglio sarà affiancato da una speciale commissione nominata dall'OSCE.

CONDIZIONI GIURIDICHE

• Coloro che hanno commesso crimini di guerra secondo la convenzione di Ginevra, saranno consegnati alla corte del "Tribunale Criminale Internazionale dell'ex Yugoslavia".

• Una speciale corte internazionale sarà costituita per esaminare le azioni della NATO per quanto riguarda il diritto internazionale e l'eventuale uso di armi proibite.

• Gli esiti e le conclusioni di questa corte saranno discusse dall'assemblea generale dell'ONU secondo le direttive della Carta dell'ONU.

• Tutti i media in Serbia dovranno divenire organizzazioni indipendenti.

Un piano del processo per l'indipendenza sarà sviluppato e monitorato dall'OSCE in accordo con le relative organizzazioni e con un'organizzazione internazionale di rilevante esperienza.

QUESTO DOCUMENTO NON PRETENDE DI ESSERE COMPLETO O DI IMPORRE DELLE REGOLE MA È UNA PROPOSTA RAGIONEVOLE PER TUTTE LE AUTORITÀ RESPONSABILI AFFINCHÉ INIZINO I NEGOZIATI AL POSTO DELLA GUERRA.
 


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