________________________________________________ A - I N F O S N E W S S E R V I C E http://www.ainfos.ca/ ________________________________________________ Aviano 20.000 Forse mai una manifestazione contro la guerra aveva così radicalmente contraddetto l’appello politico che l’aveva promossa come quella svoltasi il 6 giugno ad Aviano. Questo è il primo, evidente, dato che emerge all’indomani della più grande manifestazione (oltre 20.000 persone) organizzata contro la base strategica di Aviano; infatti se l’appello sponsorizzato da "Il manifesto" e firmato da vari rappresentanti della cosiddetta "società civile", intellettuali e politici, non muoveva una parola di critica al governo italiano, sul ruolo del partito di D’Alema e sull’adesione alla NATO, il pur variegato e quasi caotico corteo ha avuto una forte e generalizzata connotazione antigovernativa e antiNATO e, dopo un paradossale balletto di adesioni e dissociazioni, ha fortunatamente registrato, più per il timore di plateali contestazioni che di scontri, l’assenza dei partiti e dei sindacati filogovernativi (DS,CGIL, Verdi, Comunisti Italiani), vanificando i giochi politici di quanti - come i "registi" del Melting dei Centri Sociali del Nord Est - si proponevano l’unità con la "sinistra" istituzionale e di governo. Il corteo è invece risultato composto ed animato soprattutto dai sindacati di base, donne in nero, oltre che da un numero considerevole di persone che in modo spontaneo erano là per esprimere la propria rabbia contro la partecipazione italiana ad una guerra decisa sulle loro teste. Tra le presenze organizzate sicuramente è risaltata quella di Rifondazione Comunista, dei centri sociali e di "Autonomia di Classe", mentre anarchici ed anarchiche, oltre che dietro lo striscione del Comitato Unitario Contro Aviano 2000, erano presenti e visibili in più settori del corteo. Al contrario, specie dopo la presa di distanza dei "Beati i Costruttori di Pace" e la loro polemica nei confronti dei promotori accusati di elettoralismo, è risultata del tutto marginale la partecipazione del pacifismo cattolico; la proposta alternativa dei "beati" era quella di una manifestazione sotto l’unica bandiera dell’arcobaleno, ma non ci risulta che una simile idea sia mai stata avanzata in occasione della rituale marcia Perugia - Assisi in cui quest’anno hanno sfilato non solo le bandiere dei partiti ma anche i responsabili del "governo di guerra". L’atteggiamento delle forze dell’ordine, presenti a quanto riporta la stampa con oltre 2000 agenti-robocop dislocati lungo tutto il perimetro della base, difesa anche con elicotteri e autoblindo, è risultato improntato alle direttive del Ministero dell’Interno che aveva concordato con i promotori lo svolgimento della manifestazione entro i limiti della tollerabilità. Così da un lato è stata concessa una sospensione dei decolli dei bombardieri USA da Aviano nelle ore in cui i manifestanti erano davanti alla base, e dell’altro la polizia ha tentato di bloccare preventivamente con i manganelli la partenza dei treni occupati dalle realtà antagoniste a Napoli e a Roma, quando altrove per i "promotori" venivano predisposti treni Verdi senza problema di sorta. Ma questa, ormai, non è una novità e soltanto chi non vuole vedere può non accorgersi della sostanziale compatibilità con il potere costituito di taluni settori post-autonomi che avrebbero preferito manifestare a fianco dei diessini e dei cattolici piuttosto che con chi si richiama ancora all’autonomia proletaria e non ha rinunciato alla sovversione sociale. Chissà invece se e quando, contro questa guerra o la prossima, sapremo di nuovo assediare gli assedianti. UN reporter P.S: Lunedì 7, dal quotidiano Bollettino di guerra, si apprendeva che, nella giornata del 6 la NATO aveva effettuato - alla faccia della "sospensione" - 203 attacchi aerei, con un aumento del 50% rispetto al giorno precedente. Pare inoltre che, proprio nelle ore della manifestazione, bombe siano state scaricate nell’Adriatico nel tratto di mare antistante Comacchio. ****** A-Infos News Service ***** Notizie su e per gli anarchici Per iscriversi -> mandare un messaggio a MAJORDOMO@TAO.CA e nel corpo del msg scrivere SUBSCRIBE A-INFOS-IT Per informazioni -> http://www.ainfos.ca/ Per inoltrare altrove -> includere questa sezione